Biografia
Marcello Tocco, il sogno e le immagini
Nasce, vive, studia e lavora a Napoli.
Dall'inizio del nuovo millennio risiede e lavora a Roma.
Già negli anni '60, affascinato dalla pittura metafisica, incomincia a dipingere utilizzandone le ambientazioni, le atmosfere e le forme.
La relazione tra questa pittura e la sua visione fantastica da vita ad oggetti che si librano nell'aria e si muovono in una prospettiva immaginaria.
Estetica che vide un giovanissimo Marcello Tocco premiato dalla mostra collettiva del Liceo scientifico G. Mercalli di Napoli nel 1960.
Dopo anni di studio da autodidatta, negli anni '90 comincia una ricerca pittorica su l'uso del colore per ottenere immagini che ricerchino e creino la profondità dello spazio.
È la ricerca di una terza dimensione.
Una profondità che emerge dall'accostamento e dalla sovrapposizione di varie tonalità di colore mettendo da parte la ben nota prospettiva geometrica. Sono le sfumature accostate e mescolate che creano lo spazio.
Una scelta questa già presente nelle opere che descrivono i paesaggi e la natura, dove le immagini sono spesso oniriche e mentali, sfocate. Questa caratteristica è ancora più percepibile nelle opere informali e astratte.
Sembra che il colore delle varie opere si esalti in questa ricerca della profondità, attraverso il semplice accostamento dei colori e di linee spaziali.
L'informale astratto è un nuovo punto di partenza. Si aprono nuove possibilità alla fantasia pittorica che si muove in un mondo di immagini del tutto nuovo in cui si può anche evocare il fascino antico delle atmosfere metafisiche. Molte le tecniche utilizzate, prima la tempera negli anni giovanili, poi l'olio e le sue morbidezze, infine si ferma sull'acrilico e la sua immediatezza e rapidità o sulle tecniche miste, acrilico e pastello.
Tutte queste alternative tecniche sono esperimenti e prove che continuano.